Sono molti i fattori che vanno a modificare il metabolismo, ovvero quel processo che trasforma in energia ciò che consumiamo, e a rallentarlo.

Tra questi, c’è lo stato di salute della tiroide.

Che cos’è il metabolismo?

Il metabolismo è l’insieme dei processi biochimici che trasformano ciò che introduciamo con l’alimentazione in energia.

Un metabolismo veloce indica che l’organismo elabora il cibo più rapidamente; un metabolismo lento indica che l’organismo impiega più tempo per elaborare il cibo assimilato.

La massa muscolare ha un impatto maggiore sul metabolismo rispetto al peso corporeo: infatti, una persona obesa può consumare meno di una persona normopeso perché spesso ha meno massa muscolare oltre al grasso adiposo.

Metabolismo basale

Il metabolismo basale è il dispendio energetico necessario per le funzioni metaboliche vitali, come la respirazione, la circolazione, il sistema nervoso o le attività dell’apparato digerente.

Questo tipo di metabolismo viene calcolato “a riposo“.

Il metabolismo basale varia da persona a persona e può cambiare nel tempo a seconda dell’attività fisica e della composizione muscolare.

Se si pratica regolarmente un’attività fisica, il tasso metabolico basale è più elevato rispetto a chi non la pratica e si bruciano più calorie.

Metabolismo: a cosa serve la tiroide?

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella regione anteriore del collo, davanti alla trachea, il cui ruolo è quello di produrre gli ormoni tiroidei.

Questi ormoni svolgono un ruolo importante nel corretto funzionamento dell’organismo, in particolare nell’ambito delle funzioni metaboliche:

  • regolano la temperatura corporea e il metabolismo dei lipidi;
  • contribuiscono al corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, al tasso metabolico basale e alla regolarità del sonno;
  • favoriscono la crescita corporea e lo sviluppo del sistema nervoso del feto e del bambino, consentendo il loro corretto sviluppo psicofisico.

Tra le cause di un metabolismo lento, c’è anche l’influenza degli ormoni tiroidei FT3 e FT4.

Una ridotta azione di ormoni tiroidei provoca un rallentamento di tutti i processi metabolici.

Siamo in una condizione di ipotiroidismo.

Ipotiroidismo, i sintomi

L’ipotiroidismo è una disfunzione della tiroide caratterizzata da un’insufficiente produzione di ormoni tiroidei.

L’ipotiroidismo causa un rallentamento dei processi metabolici dell’organismo che, se non trattata, può portare a serie conseguenze per la salute.

Anche se in genere l’ipotiroidismo è all’inizio asintomatico, i sintomi più comuni comprendono:

  • Stanchezza e sonnolenza
  • Stipsi
  • Aumento di peso
  • Frequenza cardiaca rallentata
  • Secchezza e pallore della pelle
  • Intolleranza al freddo
  • Voce rauca
  • Perdita della memoria e difficoltà di concentrazione
  • Rallentamento dell’eloquio
  • Debolezza muscolare e crampi
  • Ipercolesterolemia
  • Ciclo mestruale irregolare
  • Capelli fragili e sottili
  • Volto e palpebre gonfie
  • Depressione.

Quali esami fare per la diagnosi di ipotiroidismo?

Per diagnosticare l’ipotiroidismo, sono sufficienti dei semplici esami del sangue che andranno a valutare i livelli di ormoni tiroidei (FT4, FT3) e i livelli di TSH.

La diagnosi si avvale anche del dosaggio degli anticorpi anti-tiroide (anticorpi anti tireoglobulina e anti tireoperossidasi) per confermare la natura autoimmune del malfunzionamento della tiroide e lo studio ecografico della tiroide.

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