Ogni ora 25 persone perdono la vita a causa di malattie cardiovascolari, oltre 220 mila ogni anno. Le patologie che colpiscono il cuore sono la principale causa di decessi nella popolazione adulta. Informare le persone sull’importanza di prendersi cura della salute del cuore, a cominciare dalle prevenzione dei fattori di rischio, è l’obiettivo della giornata mondiale del cuore, che ricorre il 29 settembre.

Tanti eventi cardiovascolari si potrebbero evitare

Le malattie cardiovascolari continuano ad essere la prima causa di morte nella popolazione adulta; eppuregrazie ai progressi scientifici e agli strumenti terapeutici che abbiamo a disposizione, oggi è possibile prevenire circa l’80 per cento degli eventi cardiovascolari.

Prevenzione cardiovascolare fin da piccoli

La prevenzione cardiovascolare passa anche attraverso sane abitudini di vita e deve iniziare fin dall’infanzia e dall’adolescenza, e occorre individuare i ragazzi a rischio; per esempio, un conto è avere il colesterolo alto che insiste sulle arterie per 50-60 anni, il che fa aumentare il rischio cardiovascolare negli anni a venire; un altro, averlo per un periodo più limitato. Vale anche per altri fattori di rischio, come l’ipertensione: circa il 20-25 per cento dei giovani ha una pressione alterata: scoprire l’ipertensione in un ragazzo vuol dire agire tempestivamente per ridurla, quindi, far diminuire anche il rischio cardiovascolare.

Principali fattori di rischio (modificabili)

Solo la metà degli italiani è consapevole del rischio cardiovascolare, secondo un’indagine condotta da IQVIA per la Fondazione italiana per il cuore, con il contributo non condizionante di Armolipid. Va ricordato che tra i principali fattori di rischio cardiovascolare modificabili, in quanto legati ad abitudini e stili di vita, ci sono: fumo, consumo eccessivo di alcol, alimentazione scorretta, vita sedentaria; fattori che, a loro volta, possono causare malattie che incidono sulla salute del cuore, quali: diabete (non correttamente controllato, favorisce l’aterosclerosi, incrementando il rischio cardiovascolare), obesità, ipercolesterolemia (il colesterolo in quantità eccessive nel sangue fa aumentare, tra l’altro, il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie), pressione arteriosa (se è alta, costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie).

Seguire le terapie

Per proteggere la salute cardiovascolare, oltre a modificare le abitudini scorrette (per esempio, svolgere una moderata attività fisica ed evitare di fumare), è importante tenere sotto controllo, con cure adeguate, le malattie che possono far male al cuore perchè capita, purtroppo, che molti pazienti non seguano correttamente le terapie prescritte o addirittura le abbandonino.

Il cuore delle donne

Le donne sono penalizzate nella prevenzione e nella cura delle malattie cardiovascolari. Inoltre, se da un lato si sa che in età fertile il rischio di patologie cardiovascolari è inferiore rispetto agli uomini, non è altrettanto noto che quando termina il periodo di fertilità il rischio cardiovascolare per le donne si allinea a quello degli uomini, o lo supera.
Può fare la differenza saper riconoscere in tempo i sintomi di malattie cardiovascolari, spesso atipici nelle donne quali, per esempio, dolore epigastrico o interscapolare, affanno, affaticamento. Disturbi che non vanno mai sottovalutati, per cui è bene parlarne col medico, che valuterà eventuali approfondimenti.